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Il biotestamento va in Aula il 30 gennaio. Lega annuncia emendamenti

Sanità pubblica Redazione DottNet | 20/01/2017 13:48

Il testo prevede l'interruzione della nutrizione e dell'idratazione artificiali

A dieci anni dalla morte di Piergiorgio Welby, che fece staccare le macchine che lo tenevano in vita dopo anni di sofferenze per la Sclerosi laterale amiotrofica che lo aveva colpito, arriva in aula alla Camera il 30 gennaio il provvedimento sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento o Testamento biologico. Una battaglia che si preannuncia molto accesa, con la Lega che annuncia una "pioggia di emendamenti" ed Area popolare che sottolinea come un testo cosi' concepito "e' l'introduzione nel nostro sistema dell'eutanasia passiva, o del suicidio assistito a carico dello Stato. All'art. 3 si fa infatti riferimento alla possibilita' di indicare la volonta' di interrompere le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali, forme di sostegno vitale". Proprio questo e' invece un punto fondamentale che sancisce il diritto all'autodeterminazione del cittadino secondo l'Associazione Luca Coscioni, il cui tesoriere Marco Cappato sottolinea come con il voto fissato per fine gennaio, "ci sono i tempi tecnici perche' la legge, che parte da un buon testo, possa essere approvato entro questa legislatura".


    Un iter, quello dei provvedimenti in tema di Fine vita, lungo e sofferto: nella scorsa Legislatura, giunse in aula alla Camera il testo Calabro'; passo' quindi al Senato per rimanere poi bloccato alla Camera. Un testo che prevedeva pero' l'impossibilita' di interrompere nutrizione ed idratazione artificiale, e dunque "in realta' contrario all'autodeterminazione del malato" secondo l'associazione Coscioni.
    Il cosiddetto testo Lenzi, che approda ora alla Camera, e' stato approvato come testo unificato dalla Commissione Affari Sociali lo scorso dicembre. Composto da 5 articoli, all'articolo 3 stabilisce appunto che "ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere, in previsione di una propria futura incapacita' di autodeterminarsi puo', attraverso Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), esprimere (...) il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali".

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    Cosa diversa rispetto alle Disposizioni anticipate di trattamento è invece la pratica dell'eutanasia attiva da parte del medico su richiesta del paziente. Attualmente, l'eutanasia e' legale in Olanda, Belgio (dove nel 2015 per la prima volta l'eutanasia e' stata concessa anche a una 17enne malata terminale), Lussemburgo e Svizzera. 

fonte: ansa

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